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Il Museo di Arte Sacra

di Fiumalbo

Fiumalbo (MO)

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Tel. 0536-73922, Fax 0536-73074

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Le origini di Fiumalbo e dell’Arte Sacra fiumalbina

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Fiumalbo si trova in una posizione geografica molto particolare: l’agglomerato urbano si adagia su una lingua di terra tra due fiumi, il Rio S. Francesco, che riceve tra gli altri il Rio delle Pozze, e l’Acquicciola, che riceve il Pistone, torrenti che si uniscono sotto Fiumalbo dando origine allo Scoltenna.

Sullo sprone roccioso, alla confluenza dei due torrenti che con le loro acque impetuose non ancora imbrigliate dall’uomo ne costituivano una naturale difesa, sorse fin da tempi antichissimi una Rocca.

E’ facile immaginare che qualche tribù di quei Liguri Friniati, che i Romani respingevano dalle pianure fin dentro il cuore delle montagne modenesi, trovasse qui un punto di appoggio e di difesa, ma nessun documento ci aiuta a costruire questa storia.

Leggende vogliono che qui Odoacre o Teodorico stabilissero un fortilizio, ma noi abbiamo notizie certe della rocca solo dal 1038, in un documento che ci dice come il Marchese Bonifacio di Toscana, padre della contessa Matilde di Canossa, donasse al Vescovo di Modena Viberto, in cambio di altri territori, “La Rocca che si chiama Fiumalbo”.

Ai piedi della Rocca sorgeva il borgo medievale e là dove la lingua di terra fra i due torrenti si apriva in uno spazio pianeggiante sorse la chiesa principale le cui origini sono certamente anteriori al 1220.

Infatti un documento del 1197 ricorda che Fiumalbo giurò fedeltà al Comune di Modena: a firmare l’atto, alla presenza del notaio modenese Guilicione, furono i consoli di Fiumalbo, che quindi era già una comunità civilmente strutturata, e il prete di Fiumalbo la cui presenza sta a dimostrare non solo l’esistenza di una chiesa, ma anche l’importanza che l’autorità religiosa aveva nella vita della comunità.

Di questa presenza, anche nei secoli seguenti, sono tangibile testimonianza i numerosi edifici di culto, religiosi, chiese, oratori, conventi, cappelle, che si trovano sul territorio fiumalbino più numerosi che negli altri paesi della nostra montagna, con la conseguenza che questo paese possiede un patrimonio artistico e di cultura che non ha l’eguale in altri centri anche maggiori.

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