Il Museo di Arte Sacra di Fiumalbo raccoglie oggetti per funzioni liturgiche conservati dalle Confraternite del SS. Sacramento e Immacolata Concezione.
Il Museo di Arte Sacra di Fiumalbo raccoglie oggetti per funzioni liturgiche conservati dalle Confraternite del SS. Sacramento e Immacolata Concezione.
Proseguendo la visita all’interno della chiesa, ci si può soffermare, con piacevole stupore, sui raffinati tessuti dei paramenti liturgici, impreziositi dalle trine d’argento e dagli insoliti colori rosacei e violetti degli sfondi.
Ed ancora altri oggetti, testimonianza di un’abilità artigianale che ha assunto carattere di vera e propria espressione artistica, coinvolgono emotivamente il visitatore, come la splendida Croce astile in lamina di rame argentata e dorata di produzione emiliana, e poi ancora calici, pissidi, ostensori, carteglorie che ritrovano qui, in questo luogo che è già di per sé un museo, una loro sentita originaria funzione.
Completano la raccolta alcuni interessanti dipinti, fra i quali meritano una particolare attenzione la “Madonna con il Bambino in Trono” ed i “Santi Bartolomeo e Giovanni Battista”, ad opera del pittore carpigiano Saccaccino Saccaccini attivo nella prima metà del XVI secolo, nonché autore degli affreschi del vicino Oratorio di San Rocco, e “l’Ultima Cena”, delicata opera attribuita ad un pittore d’area bolognese del XVI secolo proveniente dal soppresso Monastero delle Domenicane. Nella parete di fondo, una grande tela con le “nozze mistiche di S.Caterina da Siena”, titolare della chiesa, arricchisce con toni luminosi e delicati l’insieme degli interni.
Il Museo di Arte Sacra di Fiumalbo intende preservare non solo un bene culturale, ma la stessa dimensione sociale ed antropologica propria di questa comunità che ha vissuto da sempre il momento aggregativo con grande partecipazione, trovando nella sua religiosità storica un elemento di riconoscibilità e di crescita culturale.
Le opere
Calice
Coro Monastico
Armadio-reliquiario
Nozze mistiche di S. Caterina da Siena
Residenza eucaristica portatile con piccola pisside
Organo Agati-Nicomedi
Statua della Beata Vergine del Rosario
La Vergine di Loreto e i Santi Sebastiano, Lorenzo, Stefano e Carlo Borromeo
Croce Astile
Campane
Ultima Cena
Piatto per elemosine
Altare ligneo – Secolo XVIII
Dalmatica
Calice
Altare dell’Annunziata – 1622-1724
Pianeta
Cartagloria
Altare di San Domenico –
Pianeta
Ostensorio
Madonna con il Bambino in trono e i Santi Bartolomeo e Giovanni Battista – di Saccaccino Saccaccini da Carpi
Tabernacolo per gli Oli Santi
Ostensorio
Crocifisso ligneo – secolo XVII
Busto-reliquiario di Santo Martire
Turibolo e Navicella
Statua dell’Addolorata
La storia di Fiumalbo e del Museo di Arte Sacra è intimamente legata agli eventi che, fin dal XVI secolo, ne hanno evidenziato la particolare vocazione religiosa, così fortemente impressa nella vita dei suoi abitanti e nello stesso tessuto architettonico ed urbano del centro abitato.
Ospitato dal 1997 nella seicentesca chiesa di Santa Caterina da Siena, detta dei Rossi, dall’omonima Confraternita locale, può essere considerato a tutti gli effetti il più interessante museo di arte sacra dell’Appennino Modenense.
Il Museo fondato dal Prof. Pietro Lenzini con i suoi parati liturgici racconta la storia della Chiesa Fiumalbina che nella seconda metà del Cinquecento comincia ad accrescere il suo prestigio che nel 1729, secondo un documento redatto dall’arcipreste Cesari rileva che nel paese vivevano 31 preti, 14 chierici e 11 frati.
Questa rilevante presenza di clero contributi alla produzione di un ricco corredo per le celebrazioni sacre.
Elemento significativo che consolida ed accentua la fisionomia di devozione popolare, sono le due confraternite del SS. Sacramento e Immacolata Concezione, punto di riferimento vitale per la comunità fiumalbina che ne ha garantito la sopravvivenza, non solo formale, fino ai nostri giorni.
Ed è soprattutto a queste due istituzioni, la cui importanza va al di là delle finalità devozionali e caritative, alle quali si deve un’ampia ed articolata raccolta d’oggetti per le funzioni liturgiche che hanno trovato la loro sede naturale nel Museo d’Arte Sacra, collocato nella Chiesa di S.ta Caterina detta dei Rossi. Nell’ambiente suggestivo ed ovattato della Chiesa, le opere, perfettamente inserite in una contestualizzazione museografica loro congeniale, sembrano riscoprire identità e significato.
Di particolare rilievo, al centro del presbiterio, l’imponente altare ligneo, databile al secolo XVIII della scuola dei Ceretti, finemente dorato con ciborio ed arricchito da pregevoli edicole, statue e pinnacoli che ne conferiscono un aspetto sontuosamente decorativo. Nello spazio retrostante si innalza un bel coro monastico di noce a due livelli, mentre sul lato sinistro, nella cappella dedicata alla SS. Annunciata, è possibile ammirare una preziosa ancona lignea intagliata e dorata risalente al 1622. Sul lato opposto, protetto da un vetro di cristallo, un crocifisso ligneo policromo di pregevole fattura, ascrivibile al XVIII secolo, sembra catturare lo sguardo per la particolare fissità iconica del volto.